LA STORIA DEL MUSEO DELLA "MAIL ART"

Il Museo Comunale della Mail Art di Montecarotto è stato costituito nel 1984 grazie alle donazioni di alcuni dei più noti maestri d’arte italiana. E’ il solo museo pubblico italiano dedicato alla Mail Art, cioé quell’arte che promuove, attraverso i canali postali mondiali, la circuitazione di opere di piccola dimensione (disegni, grafica, dischi, C.D., piccole sculture ed altro), realizzate da artisti collegati fra loro da iniziative libere o tematiche, come ad esempio “Dossier Pace” o “Con musica”, organizzate dal Museo con la collaborazione del prof. Stefano Schiavoni.

Il Museo dal 1986 ad oggi ha acquisito un considerevole numero di opere (oltre mille), donate da alcuni dei maggiori maestri del novecento italiano e dagli artisti del circuito internazionale della Mail Art.

Ernesto Treccani, durante una sua visita al Museo, lasciò alcuni suoi acquarelli realizzati estemporaneamente durante l’incontro. A questo gesto di estremo significato, fecero seguito le donazioni dei maestri Orfeo Tamburi, Pericle Fazzini, Arnoldo Ciarrocchi, Francesco Rossini, Sepo e tanti altri. Queste opere insieme con cataloghi, materiale documentativo e fotografico, costituiscono la raccolta d’Arte Moderna del Museo.

Le opere ed il materiale è stato negli anni catalogato ed archiviato come patrimonio del Comune di Montecarotto.

L’Archivio di Mail Art è costituito dall’insieme di opere raccolte negli anni grazie ad iniziative specifiche organizzate dal Museo, “Con Musica”- “Ex Vinis”- “Pace Dossier”- “Dedicato a MonnaLisa”- “ le Disobbedienti”, sono solo alcune tra le operazioni di Mail Art che hanno coinvolto per ognuna, centinaia di artisti internazionali.

Questo Museo, ideato dal Prof. Carlo Emanuele Bugatti, è stato il primo Istituto pubblico in Italia che da oltre 30 anni raccoglie catalogandoli, gli interventi dei mail artisti internazionali.

Attraverso loro ha rapporti con 30 Paesi, è riconosciuto e collabora con altri Centri espositivi pubblici e privati.

Il museo è attualmente diretto dal Prof. Stefano Schiavoni.

La Mail Art nasce ufficialmente nel 1962 a New York, quando l’artista Ray Johnson, fonda la New Correspondance Art School, il clima culturale è quello del movimento Fluxus ed i punti di riferimento tra le avanguardie storiche sono il  Surrealismo, il Futurismo ed il Dada.

Tra i personaggi Marcel Dushamp,  George Maciunas, John Cage, ma anche Joseph Beuys, Wolf Vostell, Diuk Higgins, Charlotte Moorman, Giuseppe Chiari, Sylvano Bussotti, La Monte Young, Yoko Ono, Marina Abramovic.  Da allora il circuito si espande anche se in modo apparentemente entropico e si organizza in operazioni e gruppi oggi oramai storicizzati, alcuni esempi: Gutai, Brail Celle, GAC l’autostoricizzazione, Fractal Portrait Project.

A Ray Johnson artefice del circuito, il Museo ha dedicato con successo, una grande mostra nell’anno 2012.

La Mail Art è formalmente libera, quindi terreno di una costante ricerca linguistica: busta, francobollo, cartolina, plico cartaceo, vinile, VHS, CD, Mp3 e i vari formati digitali, sono supporti che oltre la loro specifica funzione assumono ruoli diversi come segno, colore, materia, forma con le quali operare, trasformando o mantenendo l’originale funzionalità. La Mail Art ha dalla sua ideazione, la caratteristica di proprietà non riservata, che rifugge il mercato, un territorio neutro da utilizzare per raccontare la storia, ricomunicare significati con immagini e suoni ed immettere nel circuito e non solo, i materiali prodotti.

Il mezzo postale quindi diviene esso stesso per gli operatori, operazione artistica. Un veicolo espressivo che oggi si amplifica attraverso la rete on line, la multimedialità, la globalizzazione della comunicazione. Il Museo tra i suoi attuali progetti, ha in essere la documentazione dei risultati e degli effetti di queste trasformazioni linguistiche e tecnologiche.

Per rimanere sempre aggiornati, è possibile seguire il MAM Museo di Arte Moderna e della Mail Art sulla sua pagina Facebook.

Per maggiori informazioni scrivi a
mailart@comune.montecarotto.an.it