MONUMENTO AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE
L’opera inaugurata nel 1971 è stata realizzata lungo il pendio che porta da via XX Settembre alla sommità del colle della chiesa di San Francesco. La stele di bronzo che svetta dal complesso di travertino indica la continuità con la facciata del tempio su cui è posto il primo monumento dedicato ai caduti della Grande Guerra, progettato da Vito Pardo e costruito nei primi anni trenta (Monumento ai caduti della prima guerra mondiale).


L’accesso al complesso è dato da una scalinata che congiunge fisicamente e idealmente i due monumenti, posti su quote diverse del colle e uniti da una salita che intende evocare sentimenti di ascesi ai valori di patria e del più alto sacrificio di un soldato. Il monumento ai caduti di tutte le guerre parte dalle battaglie del Risorgimento e arriva ai due conflitti mondiali, passando per le guerre coloniali.
Ai lati dell’altare vi sono altri due volumi, sui quali poggiano dei pannelli in bronzo con rilievi stilizzati di combattenti, in memoria dei soldati italiani deceduti in battaglia. L’opera è stata realizzata su disegno del professor Schiavoni di Arcevia, che riprese l’idea originale di Vito Pardo, di costruire cioè una grande scalinata che abbracciasse la collina della chiesa di San Francesco.
Lungo la scalinata, un cippo ricorda il luogo dove perse la vita il giovane Tarcisio Tassi, guida partigiana, caduto nel 1944 durante gli scontri della Battaglia di Montecarotto, una delle tappe fondamentali della liberazione della provincia di Ancona (25-30 luglio 1944), nella quale combatterono i partigiani locali, insieme ai patrioti della Brigata Maiella ed un distaccamento del Secondo Corpo d’armata polacco. Il monumento è raggiungibile da via XX Settembre mediante un’ampia scalinata lastricata che porta ad un’ara, sulla cui sommità spicca una stele di bronzo, poggiante su un parallelepipedo di travertino.